Il tribunale ha aperto il procedimento per la verifica della fattibilità del piano. Mancherebbero i finanziamenti bancari per il salvataggio della partecipata. Salta l'assemblea dei creditori del 28 febbraio, il 26 marzo l'udienza
(parma.repubblica.it) PARMA - Ancora un volta il concordato preventivo per Spip si allontana. Il tribunale ha infatti aperto la procedura di revoca del concordato ai sensi dell'articolo 173 della legge fallimentare per la verifica dei presupposti di fattibilità del piano. E' così saltata l'assemblea dei creditori fissata il prossimo 28 febbraio, data in cui era previsto il voto sull'ipotesi di accordo per il rientro del debito.
I creditori si erano riuniti lo scorso 8 febbraio dopo la presentazione della relazione dei commissari giudiziali Roberto Perlini e Antonella Lunini. Il 49% dei fornitori si era espresso a favore del concordato. Si attendeva ora il parere di un advisor finanziario sul prestito da 13 milioni di euro che le banche dovrebbero erogare alla holding comunale Stt. Di quei finanziamenti 2,8 milioni sarebbero serviti ad evitare il fallimento di Spip. Ma ora l'appuntamento del 28 febbraio non è più in calendario. Che cosa è successo ?
Il giudice Pietro Rogato avrebbe avviato d'ufficio la procedura per la verifica dei requisiti per la prosecuzione del concordato. Concordato che è appeso alle decisioni delle banche. A metà febbraio, dopo la lettura della relazione depositata agli inizi del mese e di una integrazione presentata nei giorni scorsi, il tribunale avrebbe ritenuto di dover verificare la sussistenza di atti tecnici - che debbono ancora venire prodotti dagli istituti bancari